Oro 750
Parlando di materie prime fondamentali per un orafo, bisogna partire da quelli più famosi e utilizzati. L’oreficeria tradizionale ha sempre utilizzato oro 750 e argento 925, come materiali definiti preziosi, per realizzare qualsiasi tipo di gioiello.
Ovviamente con il passare degli anni sono apparsi, nei laboratori orafi artigianali, anche materiali come zama, ottone e rame, che però riguardano principalmente la parte relativa alla bigiotteria.
Perché vengono usati principalmente questi due materiali da sempre?
I motivi sono tanti e molti vari, in questo articolo però mi concentrerò sulle caratteristiche meccaniche di queste materie prime.
Gioielli artigianali in oro e argento
Parlando da artigiano posso esprimere un parere di tipo pratico, io seguo la tradizione orafa bolognese e avendo a che fare con i pregi e i difetti di oro e argento, sono entrato a pieno contatto con le caratteristiche che li differenziano in maniera sostanziale.
Concentriamoci sull'Oro 750
Partendo dai gioielli artigianali realizzati in oro 750, durante la lavorazione, ci si accorge subito che per questo genere di prodotti l’utilizzo dell’oro ci permette di ottenere ottime proprietà meccaniche.
Quando si realizza un gioiello artigianale, la durezza del materiale è una delle caratteristiche fondamentali da tenere sempre in considerazione.
La lavorazione dell'oro 750
In un laboratorio orafo tradizionale, non vengono utilizzate stampanti 3d o macchinari per fondere, quindi la forma di ogni oggetto viene date tramite la forza che abbiamo nelle mani.
Naturalmente se un materiale è troppo duro, ogni passaggio manuale per dargli la forma che vogliamo, si complica in maniera notevole. L'oro sotto questo punto di vista, secondo il mio parere, è in assoluto il materiale migliore.
È una materia prima che fonde ad una temperatura non troppo elevate (circa 1064 gradi centigradi) che quindi permette di non dover acquistare particolari macchinari per renderlo liquido. Una volta freddo la sua duttilità ci permette di farlo passare in mezzo ai laminatoi senza creparsi o presentare altre imperfezioni.
Una volta data la forma iniziale al gioiello, possiamo lavorarlo senza particolari rischi poiché abbastanza resistente da mantenere le forme che gli abbiamo dato, ma abbastanza morbido per poterlo modificare in corso d’opera, come meglio pensiamo.
Saldare l'oro
Un’altra caratteristica davvero fondamentale è la sua capacità di scaldarsi in maniera uniforme anche in zone molto piccole.
Mi spiego: per realizzare una saldatura, vengono riscaldate quasi alla temperatura di fusione, le parti che vogliamo unire, con in mezzo una piccola striscia di oro ottenuto da una lega di caratura leggermente più bassa, che gli permette di fondersi prima dei due pezzi che stiamo unendo.
Nel caso dell’oro le due parti si scaldano alla stessa velocità anche senza dover coinvolgere i pezzi circostanti, questo ci permette di ottenere una saldatura più pulita e con meno rischio di fondere o modificare in qualche maniera, i pezzi già realizzati, del nostro gioiello.
A lavoro finito di accorgeremo anche che col passare del tempo la sua velocità di ossidazione è alquanto bassa il che permette al prodotto di rimanere lucido più a lungo.
Le diverse colorazioni dell'oro
Come tutti ben sapete però ci sono varie colorazioni che possiamo dare al nostro oro : giallo, rosa, o bianco.
Negli ultimi anni le mode hanno puntato molto sulla colorazione bianca o rosa, per cambiare un po’ le tradizioni. Le differenti colorazioni si ottengono sempre dalla fusione di oro legato ad un altro materiale:
- rame per ottenere oro rosa,
- “lega di oro bianco” per ottenere oro bianco.
Queste leghe, che mantengono comunque la caratura a 18k, presentano però caratteristiche di durezza ben diverse, infatti sono leggermente più difficili da lavorare e soprattutto da riutilizzare.
Riutilizzare l'oro
Nel caso dell’oro giallo, tutti i ritagli o la limatura, che vengono prodotti durante la lavorazione, possono essere riutilizzati senza problemi fondendo tutto insieme.
Quando invece utilizziamo oro bianco o rosa, possiamo riutilizzare solo i ritagli, poiché la limatura, se fusa insieme, ci darà un lingotto che se lavorato, presenterà crepe e imperfezioni, quindi non utilizzabile per la realizzazione di un gioiello artigianale fatto a mano.
Il prezzo dell'oro
Ultima ma importantissima caratteristica dell’oro è ovviamente il prezzo, il quale nel 2019 è arrivato a toccare i 44 euro al grammo (parlando di oro puro 24k circa 33/34 euro al grammo per il18k) ovviamente sono prezzi molto variabili che dipendono da: dove acquistate gioielli in oro, e soprattutto al suo andamento sul mercato.
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- Tags: arte orafa, artigianale, bologna, oreficeria, Oro
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