IL RUBINO: PREZZO, CARATTERISTICHE E SIGNIFICATO

IL RUBINO: PREZZO, CARATTERISTICHE E SIGNIFICATO

Oggi Beg’Oreficeria vuole farvi entrare nel mondo del rubino, tra le pietre più famose e sicuramente più costose del settore orafo italiano e internazionale.  


VALORE DEL RUBINO

Come già visto negli articoli precedenti, il valore di una pietra dipende principalmente dalle quattro caratteristiche alle quali è necessario prestare attenzione per riuscire a fornire un’accurata valutazione della gemma o del gioiello da cui è formata. 

Queste caratteristiche, dette “4C” sono, lo ricordiamo: color (colore), clarity (purezza), cut (taglio) e carat (peso in carati). 

In particolare, il valore di un rubino è dato soprattutto dal colore, in quanto le pietre di maggior valore sono quelle di tonalità più intense e brillanti. 

Un ulteriore elemento che fa salire notevolmente il prezzo della pietra è l’assenza di difetti, anche se è una caratteristica abbastanza rara, e molte volte è la conseguenza di trattamenti termici che, però, rischiano di abbassarne il valore. I rubini più costosi sono, infatti, quelli che non presentano difetti pur non avendo subito nessun particolare trattamento. 

È stato valutato che rubini senza difetti possono raggiungere cifre che vanno da 1000€ a 3000€ al carato. 

I rubini sono tra le gemme colorate più preziose, e si pensa che i rubini di Mogok - città della Birmania considerata “capitale delle pietre preziose” - possano essere valutati anche più dei diamanti. I rubini birmani, infatti, possono costare anche dai 300€ ai 3000€ al carato. 


IL RUBINO: CARATTERISTICHE E PROVENIENZA

Il rubino è una varietà del minerale corindone, e presenta tonalità che vanno da un rosso intenso (detto “sangue di piccione”), a un colore più tendente al rosato. Il rosso è reso più vibrante grazie a un contrasto di blu quasi impercettibile ed è dato in parte dalla presenza di cromo, metallo che abbiamo già trovato nello smeraldo e nella tanzanite

Il rubino è detto “gemma dicroica”, in quanto presenta due colori principali che sono il rosso porpora e il rosso arancio. Altre sfumature più delicate possono essere rosa e viola. 

I maggiori giacimenti di rubino sono in Sri Lanka, Cina, Madagascar e Tanzania oltre, come abbiamo già detto, in Birmania, dove si trovano le pietre più preziose. 

Questa pietra è nota per la sua durezza, per la quale si aggiudica il secondo posto dopo, ovviamente, il diamante; è di conseguenza molto resistente all’abrasione. 

Il rubino appartiene, come lo zaffiro, alle gemme di tipo II, ovvero a quelle gemme che presentano piccole inclusioni meno visibili ad occhio nudo. Tali inclusioni possono talvolta permettere di distribuire meglio la luce, donando alla pietra maggior delicatezza e, in alcuni casi, maggior valore. 

Rubino Beg'Oreficeria

IL SIGNIFICATO DEL RUBINO 

Nell’antichità si pensava che il rubino fosse simbolo di longevità, potere e vittoria. Con il passare del tempo, dato il suo colore spesso associato alla passione, questa pietra è stata associata anche all'amore ardente. 

Sempre legata al colore era la credenza indù sulla base della quale il rosso acceso della pietra era dato da un fuoco continuo che bruciava al suo interno. 

La sua tonalità calda permette inoltre di associarlo al sole, portatore di energia e forza. 

Il rubino venne considerato dalla medicina antica come un potente mezzo per preservare la memoria e per migliorare la qualità del sonno e dell'appetito. 

IL RUBINO PIÙ COSTOSO: IL GRAFF RUBY

Vale 8,6 milioni di dollari il rubino più costoso che sia mai stato lavorato. Stiamo parlando del Graff Ruby, un anello di circa 8,6 carati che, nel 2014, venne venduto a Lauren Graff all’asta di Ginevra. 

L’anello, che possiede un notevole rubino taglio cuscino al centro e diamanti di Graff intorno, proviene dalla Birmania, in particolare da Mogok e si presenta nella colorazione “sangue di piccione”, ovvero di un rosso vibrante. 

Anello Chiara Rubino Beg'Oreficeria

COME RICONOSCERE UN RUBINO AUTENTICO

In quanto laboratorio orafo artigianale, ci teniamo, come abbiamo già detto per i brillanti, ad avvertirvi sulla presenza in commercio di gemme false. 

È infatti importante per noi farvi presente che esistono pietre che vengono definite rubini pur non essendolo, per questo ci teniamo a mettervi in guardia e a darvi qualche dritta su come riconoscerli. 

Alcuni esempi sono il rubino del Capo, il rubino Americano e il rubino delle Montagne Rocciose, che sono in realtà delle varietà di granato. Il rubino può essere confuso anche con altre pietre; è il caso, ad esempio, del rubino di Boemia che è, in realtà, un quarzo rosa. 

Alcuni elementi che permettono di riconoscere un rubino vero da uno falso sono, ad esempio, la brillantezza e il colore, che deve essere brillante e lucido (a differenza dei falsi, che in genere sono opachi). 

Come abbiamo detto, il rubino è una pietra molto dura. Pertanto, se la pietra risulta facile da scalfire non sarà sicuramente autentica. 

È poi importante fare caso alla forma del rubino: i rubini che vanno oltre mezzo carato hanno generalmente un taglio complesso, per cui una pietra di forma rotonda sarà con ogni probabilità falsa. 


Per questi motivi, al momento dell’acquisto è necessario affidarsi a un gioielliere esperto e qualificato e farsi rilasciare una certificazione ufficiale di autenticità della pietra


Speriamo che l’articolo vi abbia interessato, e che vi possa essere stato utile soprattutto per scegliere i vostri gioielli con rubini, che potete anche trovare nel nostro negozio online. 


Al prossimo articolo!



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  • Ho rinvenuto un bellissimo rubino italiano da 1,53 grammi e 7,65 carati presso la zona delle Alpi del Nord del Piemonte

    Luca il

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